Cose oggettivamente interessanti, Migliorarsi imparando

A wee walk home

I più navigati di questo blog si ricorderanno della meravigliosa impresa di Marco Alderighi che, nel lontano 2013, fu il primo uomo a completare la tratta Prato – Coventry in bicicletta. Ebbene, il nostro coraggioso eroe ha deciso di alzare ulteriormente l’asticella dell’epicità compiendo una seconda e più ardita impresa: dalla selvaggia Scozia ha deciso un giorno di aprile di incamminarsi verso casa per aggiungere un nuovo capitolo al fantastico libro delle imprese dell’Uomo su questa Terra. Pochi giorni fa si è concluso il suo cammino (che potete rivivere sulla pagina Facebook e Instagram di Marco) e subito dopo ha concesso in esclusa per Il Blog del Piera (di cui è anche correttore di bozze) un’intervista molto più lunga e loquace di tutte le altre fatte a testate meno importanti (La Nazione, Bisenziosette, Canale 5, Al Jazzera, BBC per nominarne alcune) e ci ha concesso l’utilizzo di alcune foto inedite scattate durante il suo lungo viaggio. Per l’occasione lo abbiamo raggiunto a pochi km dall’arrivo e ci siamo concessi di percorrere, intervistandolo, gli ultimi metri del suo incredibile percorso (per agevolare la lettura metteremo le domande in grassetto):

Ciao Andrea, grazie per il tempo concessoci. Innanzitutto complimenti per essere tornato.
Sappiamo che sei pieno di impegni quindi passiamo subito alla prima domanda: Ti fanno male le gambe ora che ti sei fermato?

Gambe e schiena mi fanno più male adesso che mentre camminavo. Le ginocchia invece ringraziano per lo stop!

Durante un’impresa così si impara ad apprezzare maggiormente le cose che magari si danno per scontate. Quanto ti sono mancato?
Ti ho pensato molto, soprattutto nei giorni pari. I giorni dispari erano dedicati agli altri.

In molti (ad es. Maria Giulia S., Andrea V., Lorenzo P., Claudia V. per fare alcuni nomi casuali) non credevano in te. Cosa vuoi dire a loro ora che sei un eroe nazionale?
L’invidia è una brutta bestia, ma io continuerò a trattarli, da buon lord quale sono, come se mi fossero stati sempre accanto. Questo, ovviamente, fino al primo momento in cui potrò rinfacciarglielo senza pietà.

Cosa si mangia per fare 35.000 km?
Tanto ottimo inglesissimo porridge per colazione, durante il giorno ci si rifà alla dieta dei contadini e dei pastori (pane, salame, formaggio) e la sera si va rigorosamente o di noodles da 60 cent al pacco o pasta condita col concentrato di pomodoro: energia pura!

Quanto costa camminare per 35.000 km?
Beh, dipende tutto dalla velocità. Io che li ho fatti in circa 6 mesi, ho speso più o meno quanto spendevo per mantenermi la casa a Glasgow.

Quanto ha inciso il rinvio della Brexit nella tua decisione di partire dalla Scozia?
Se avessi saputo che sarebbe stata rinviata non sarei partito!

La barba lunga ti dona, la terrai anche adesso che sei tornato?
Grazie, sei molto gentile. Sono nelle mani del barbiere.

In una cultura portata all’apparire, come hai affrontato lo scontro tra l’essere vestiti comodi e la sempre più richiesta bella presenza ed eleganza in ogni occasione?
Il mio portamento e la mia grazia innata mi permettono una maggiore libertà in fatto di abbigliamento: sono solitamente di un’eleganza ineccepibile in ogni momento e contesto. Il mio gusto italiano mi ha comunque aiutato ogni mattina nel trovare i giusti abbinamenti tra i vari accessori ed indumenti tecnici fluo.

Dei 35.000 km percorsi, qual è stato il chilometro che più ti rimarrà nel cuore?
Senza dubbio il km 1865.

Dopo la bicicletta e il trekking teoricamente ora dovresti passare al nuoto: idee?
Piuttosto che al nuoto stavo pensando al monopattino. Nello specifico: la traversata del Sahara in monopattino elettrico.

Quando sei partito per la Scozia il PD era al 60% circa dei consensi, ora invece sfiora il 20%. Il viaggio è stato anche un messaggio di speranza alla sinistra?
Temevo volessi incolparmi del crollo dei consensi. Il mio viaggio non è solo un messaggio di speranza per il PD, ma per tutte le forze politiche che hanno voglia di Fare per Fermare il Declino.

Cosa rispondi a chi l’ardire di bollare il fatto che tu abbia fatto 35.000 km come “fake news”?
No comment, non voglio prestarmi al gioco codardo delle malelingue.

Anche questa volta non ti sei degnato di mandare un messaggino a mia madre che si preoccupava per te. Come giustifichi questo tuo menefreghismo verso chi ti vuole bene?
Scusami Ilaria. Avevo detto a quello screanzato di tuo figlio di aggiornarti! Passo a trovarti prima di Natale!

Il tuo ritorno coincide con la terribile scomparsa dell’asino Orazio. Quanto meno felice della tua impresa sei adesso?
Non lo conoscevo bene, ma lo vedevo sempre la mattina mentre andava a lavoro, era un bravo asino. Non si meritava una fine così.

Il Belgio anche quest’anno ha vinto il premio come Paese migliore al mondo per camminare tantissimo, tu che ci sei passato reputi il premio meritato? Concordi con la giuria di esperti che ha assegnato il premio?
La mia risposta sarebbe concisa e volgare, ma cerco di contenermi. Mi trovo fortemente in disaccordo con questa assegnazione. Sono convinto che la giuria sia stata convinta innanzitutto dalla simpatia dei Belgi e corrotta con le tante prelibatezze culinarie che il Belgio offre. Ricorrerò alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

Quanti stereotipi hai abbattuto durante questo viaggio? E quali invece hai confermato?
Sono più o meno tutti stati confermati. L’unico abbattuto è quello che vede la Scozia come coperta da un’eterna coltre di piovose nubi.

Ringraziamo Andrea per la pazienza e la sincerità e vi rimandiamo alla sua prossima imperdibile impresa.

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Cose oggettivamente interessanti

Tour Vietnam e Cambogia abbastanza low-cost fai da te

Mentre ormai molti di voi cominciano a fare le valigie per tornare a casa, io che devo ancora partire inizio a pregustare le dolci carezze della Turchia rimembrando la scorsa estate, dove affrontai in 10 giorni i temibili promontori del Vietnam e della Cambogia. Per chi volesse compiere la stessa impresa, ecco una veloce guida che già scrissi per un amico mio che ci dovrebbe andare questo inverno (essendo per una persona intima, è molto colloquiale, fate finta anche voi di essere miei cari amici).

Io che vi indico la retta via per delle vacanze da sogno

GIUDA RAPIDA AL VIETNAM E ALLA CAMBOGIA DA FARE IN 10 GIORNI:

Noi abbiamo fatto il Vietnam da nord a sud, spostandoci soprattutto con voli interni che costano poco e son più rapidi assai dei mezzi (anche se un giorni ci siamo tolti lo sfizio di viaggiare in treno, te lo consiglio).

Il Vietnam è tutto sali, scendi e montagne, se in aereo ci stai un’ora capace ne servano 8/9 di bus o 4/5 di treno.
Hanoi è stata la prima meta: da vedere c’è poco, il tempio della letteratura, una chiesa da fuori e un pub dove hanno un’ottima apa, ma merita girare a caso per vivere lo spirito vietnamita e mangiare il phò.
Da lì, tramite l’hotel, abbiamo fatto una crociera di due giorni alla baia di Ha Long: vacci che merita prima che la chiudano per inquinamento.
Saremmo voluti andare a Sapa, ma causa tempistiche non ce l’abbiamo fatta. Però è fica un monte, ma è un sacco a nord (poi sopra c’è al Cina).
Poi con l’aereo siamo andati a Hue, lì c’è il palazzo reale e le pagode che meritano (sposati in motorino, oltre a fare molto veloce è un’esperienza estrema). Due giorni e te la stracavi, anche meno.

La baia di Ha Long

Poi ti fai Hoi An  il quartiere vecchio e in un giorno te lo sei tolto dai coglioni (però quel solo giorno merita tantissimo).
Una giornata almeno a An Bang che ci puoi mettere anche un po’ di mare.

E si va al famoso Golden Bridge di Ba nà. È una cosa fichissima dentro una specie di Gardaland a cui arrivi solo tramite una funivia fichissima (la più lunga e alta al mondo, non lo dico io ma quelli del Guinness World record) che anche se sembra una cazzata a noi ha divertito ed entusiasmato tantissimo).

Golden Bridge

Chiudi il giro con la capitale Ho Chi Min City (Saigon) dove vedi almeno il mueso della guerra e poco altro, è molto moderna e fa abbastanza a cazzotti col resto del Vietnam.

Poi da lì siamo volati in Cambogia. Causa tempistiche abbiamo visto solo la parte dei templi, la più antica ma anche più turistica;
Angkor Wat, Angkor Thom, Ta Prohm, Womens Temple. Tutto vicino a Siem Riap che è la città costruita apposta per chi vuole vedere ‘ste cose. Un altro amico mio ci è stato l’anno dopo nello stesso periodo e ci ha incontrato il geometra Mangoni, la cosa mi fa un po’ rodere il culo, lo ammetto.
Poi siamo tornati a casa.

Angkor Thom

Per farti un’idea guarda il mio instagram: ci sono foto e storie apposite da travel blogger.
Molto pro: Costa tutto una sega: con due euro ceni e con 30 euro a notte prenoti i 4 stelle.

Divertitevi e fate sapere!

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Cose oggettivamente interessanti, Risolvere la crisi

Vota Piera!

Il 26 maggio a Prato, come in tanti altri posti, si voterà il nuovo sindaco. Noi cittadini saremo chiamati alle urne per scegliere colui o colei che guiderà la nostra splendida città per il prossimo quinquennio. Purtroppo nessuno dei candidati rispetta a pieno quello che vorrei per la patria natia, quindi annuncio ufficialmente la mia candidatura!

CITTADINO PRATESE IL 26 MAGGIO VOTA PIERACCINI MARCO!

 

“Di buona famiglia e di bell’aspetto, di smodata intelligenza e spiccato senso del dovere, incorruttibile e simpaticissimo, Marco Pieraccini è sicuramente l’uomo giusto per Prato” (Sergio Mattarella)

“Con lui mi sento sicuro e protetto, so che lavora per il bene comune”(Matteo Salvini)

“Una persona sincera, garbata, altruista e che cura l’igiene” (Matteo Renzi)

“Il migliore! Lo dovete votare, cazzo!” (Papa Francesco)

“I like him very much, what a wonderful guy. I love him” (Barack Obama)

“He’s smart and sexy” (Melania Trump)

“Finalmente una persona umile e di spessore che rispecchia i valori dell’onestà e della giustizia” (Giuseppe “Beppe” Grillo)

“Sì, però dopo le 23:00 bisogna fare silenzio nel pianerottolo” (Franco, il vicino di casa)

Questi sono solo alcuni nomi di coloro che hanno aderito con entusiasmo alla campagna di propaganda per Pieraccini Sindaco e molti altri stanno proprio adesso, mentre leggi, dando il loro supporto a questa straordinaria figura che condurrà Prato a nuovi vertici in Italia, in Europa e nel mondo.

Di seguito, gli impegni che il futuro Sindaco realizzerà una volta eletto:

  • ESPANSIONE TERRITORIALE: conquista coatta (e violenta se necessario) dei territori di Travalle, Calenzano, Castiglion dei Pepoli e Forte dei Marmi;
  • ABOLIZIONE DELLA DISTINZIONE SOCIALE: non ci saranno più distinzioni di sesso, religione, cultura e etnia tra i cittadini. Tutti saranno classificati in maniera indiscriminatoria. Saranno considerati STRONZI coloro più ricchi del Sindaco e SFIGATI quelli più poveri;
  • REDDITO DI CITTADINANZA PRATESE: spetterà a coloro che dimostreranno di avere un albero genealogico interamente pratese da almeno 7 generazioni (di cui almeno 5 devono essere contadini o tessitori);
  • POLITICHE PER I GIOVANI ED IL LAVORO: verranno specificate solo dopo la vittoria alle elezione onde evitare il rischio di essere poi copiati dagli altri;
  • POLITICHE PER L’AMBIENTE: idem come sopra;
  • NO ALLA PISTA NUOVA A PERETOLA: a meno che non paghino bene per farci cambiare idea;
  • SOSTITUZIONE ETNICA COME VOLUTO DALLA BOLDRINI: da numerosi studi si è visto che gli italiani fanno solo casino, tanto vale provare con un’altra razza;
  • SNELLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE: sarà istituito un apposito gruppo whatsapp così da evitare sprechi di tempo e risorse ad organizzare continue riunione noiose;
  • CHIUSURA DE “I FRARI”: perché una volta mi hanno detto “assaggia questo vino” e poi me lo hanno fatto pagare;
  • RIFONDAZIONE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA: da Prato ripartirà la ricostruzione del Granducato più bello della storia (impegno preso in collaborazione con Piero Pelù a cui spetta di diritto il ruolo di Granduca);
  • ISTITUZIONE DI DAZI DOGANALI CON PISTOIA: sia per le importazioni sia per gli automobilisti pistoiesi che vengono, quotidianamente, a rendere più pericolose le nostre strade con il loro modo di guidare da incapaci;
  • INASPRIMENTO DEI DAZI DOGANALI CON PISTOIA: poi una volta fatti i dazi, si aspetta un po’ e si aumentano;
  • STATUA A JURI CHECHI E BOBO VIERI IN CENTRO: un tributo a due leggende dello sport che hanno reso grande Prato nel mondo. Verranno installate una in piazza del Duomo ed una in Piazza delle Carceri (poi se la vedono tra loro su chi vuole andare in una piazza o nell’altra);
  • ABOLIZIONE DELLA SCADENZA DI MANDATO PER IL SINDACO: tanto dopo Pieraccini tutti gli altri sindaci vi sembreranno dei fannulloni incompetenti, quindi tanto vale tenersi Lui per sempre.

Se anche tu cerchi la libertà, la giustizia e il bell’aspetto, non startene in panciolle, il 26 maggio, alzati e con orgoglio vai a votare MARCO PIERACCINI.

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Canzoni da doccia – estate 2k18

Sono due le cose che aumentano esponenzialmente durante l’estate: le canzoni che ascoltiamo e le docce che ci facciamo.
Unendo le due cose si ottiene il momento più bello della nostra vita: cantare lavandosi. (specifica per gli uomini: lavarsi il sottopalla cantando).Inked980x_LI

Ma quale canzone è veramente adatta ad ogni fase della doccia?
Per ogni momento, la nostra folta giuria ha scelto la hit dell’estate più adatta basandosi su 3 fattori (che ora spiego) e dando ad ognuno un voto da 1 a 5.
I fattori:
1 – Stonabilità: 1 se un brano è semplice da cantare, 5 se ,cantandolo, si rischia una denuncia per disturbo della quiete pubblica;
2 – Coinvolgimento: 1 se restiamo abbastanza fermi cantandolo, 5 se abbiamo l’istinto sfrenato di scatenarci;
3 – Ascoltabilità: 1 se la canzone da schifo, 5 se è un capolavoro.

Tutto chiaro?? Allora cominciamo!!

SPOGLIARSI: Elodie, Michele Bravi, Guè Pequeno – Nero Bali

Stonabilità: 3
Coinvolgimento: 3
Ascoltabilità: 3
Tutti valori medi. Un buon compromesso mentre ci togliamo di dosso i vestiti. Non abbiamo ancora il rumore della doccia per poterci permettere di stonare troppo, dobbiamo comunque fare altro con le mani oltre a ballare e la canzone piacevole da farci godere le prossime hit.

BAGNARSI: Irama – Nero

Stonabilità: 2
Coinvolgimento: 4
Ascoltabilità: 4
Ascoltabile e ballabile: l’ideale per muoversi e bagnare tutto il corpo.
Non tanto difficile da cantare per quanto riguarda l’intonazione, più complicata la parte rap da ripetere.

LAVARSI I CAPELLI:  Måneskin – Morirò da re

Stonabilità: 4
Coinvolgimento: 4
Ascoltabilità: 5
C’è tutto: una parte in cui stonare tantissimo, un ritmo ideale per massaggiarsi testa e faccia e brano fico. Top per shampoo e balsamo.

INSAPONARSI IL CORPO:  Cardi B, Bad Bunny & J Balvin – I Like It

Stonabilità: 1
Coinvolgimento: 5
Ascoltabilità: 4
Senza scroscio della doccia si sentono meglio le stecche e questo brano ha meno picchi stonabili, meglio per la nostra autostima. Ritmo sensuale, ideale per insaponarsi a ritmo e una bella base per muoversi senza strafare e concentrarsi sul nostro corpo.

SCIACQUARSI: Shade – Amore a prima Insta

Stonabilità: 2
Coinvolgimento: 3
Ascoltabilità: 4
La sezione più difficoltosa. Ci dobbiamo muovere molto per sciacquarci ma non troppo per evitare di sudare appena chiuso il rubinetto. Quindi dobbiamo abbassare un po’ il ritmo. Niente strilli, niente danze scatenate, mantenendo comunque un buona dose di carica.

ASCIUGARSI: Muse – Something Human

Stonabilità: 5
Coinvolgimento: 1
Ascoltabilità: 4
Usciti di doccia la prima cosa importante è non sudare. Per questo serve un brano lento e poco ballabile per ridurre al minimo i movimenti. Nudi e a finestra aperta però è il momento di infastidire i vicini con natiche in mostra e urli sgraziati, rovinando il momento a tutto il condominio. Muse perfetti per fare ciò.

BONUS TRACK PER UOMINI:
LAVARSI IL SOTTOPALLA: Lenny Kravitz – Low


Quando si parla di pene non si può non scegliere che il Re della categoria. Big Lenny pensa a noi uomini e ci dà la canzone perfetta per la nostra igiene intima. Grazie nostro Re.

It’s over! See you soon.

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Fumetti, Migliorarsi imparando

Mamme, scuole e Suv

Sono riaperte le scuole da 3 giorni (almeno qui in Toscana) e tutti i buoni propositi estivi di non ripristinare la pena di morte vanno a farsi benedire: le mamme col Suv, infatti, non meritano alcuna pietà e/o bontà.
La pena di morte è generalmente sbagliata. Non si discute.
TRANNE CHE PER LE MAMME COL SUV.
Ogni essere umano indistintamente da sesso, età, etnia, estrazione sociale merita una seconda possibilità, un modo per redimersi delle proprie colpe, una chance di correggere il proprio cammino.
Tutti eccetto le mamme col Suv.

NIENTE DIRITTI UMANI ALLE MAMME COL SUV.

Le mamme col Suv sono il vero nemico dell’Occidente, non l’Isis o la Corea del Nord. Sono le mamme col Suv.
L’Isis non parcheggia in terza fila, praticamente in mezzo di strada, creando una coda di gente che deve andare a lavoro.
Kim Jong Un non ferma la macchina in mezzo di strada e poi guarda il telefono, si sistema i capelli, mette lo zaino al figlio, gli da la merenda, lo raccomanda, lo saluta, lo guarda fino a quando non è entrato a scuola, poi si rimira allo specchietto retrovisore, schiocca le labbra (giuro, non so perché, ma lo fanno tutte) e risponde ad almeno un messaggino su whatsapp.
L’uragano Florence non riparte senza mettere la freccia e senza guardare se sta passando qualcuno.
I migranti non partono di casa all’ultimo minuto e poi non rispettano precedenze e Stop per la fretta.
E nessuno di loro, dopo aver fatto tutto ciò, pretenderebbe per lo meno di essere nel giusto.
Niente è pericoloso come le mamme col Suv. Ministro Salvini, lasci stare tutto e si occupi dei veri problemi del paese: LE MAMME COL SUV.

Segue un bel disegno che ho fatto ieri e che spero renda bene l’idea di come la penso sull’argomento:

Scuola

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Pericoli all’italiana

Le mamme: quanto le amiamo e, al tempo stesso, le consideriamo l’essere più fastidioso del pianeta?
Coloro che hanno dedicato la loro vita al crescerci, circondandoci di affetto e premure, mettendoci sempre all’allerta da qualsiasi cosa, dentro e fuori il loro nido, potesse ucciderci.
I tempi cambiano e, si sa, la tecnologia è contraria al concetto di madre. Le nostre mamme sono troppo indaffarate a gestire la vita di tutti i componenti della famiglia per stare al passo coi tempi, perdendosi quindi anche i nuovi pericoli che la società schiera contro i loro cuccioli, focalizzandosi sempre sui giurassici antagonisti di venti anni fa, che ormai fanno più compassione che paura. Ora che, con i nuovi assetti governativi, siamo di fronte ad un profondo cambiamento storico e culturale, dobbiamo stare attenti ai nuovi nemici del popolo, mentre possiamo considerare come nostri fratelli, i vecchi, inutili rivali di una volta.

Ecco perché, care mamme, questo blog vi offre una lista aggiornata dei pericoli che si possono trovare per le strade, i mari ed i laghi (semicit.) e che potrebbero, se non affrontati a dovere, di mettere in pericolo la vostra prole (messi in comode categorie per facilitarne l’apprendimento e la comprensione). Inoltre, cliccando su ogni parola, verrete indirizzati ad un link che vi fornisce un esempio pratico della categoria (se non è un servizio socialmente utile questo, non so veramente cosa lo sia).

CATEGORIA 1 –  SONO SEMPRE CONSIDERATI UN PERICOLO:

  • Gli zingari;
  • Gli arabi;
  • I negri.

CATEGORIA 2 – NON SONO PIÙ CONSIDERATI UN PERICOLO:

CATEGORIA 3 – SONO ADESSO CONSIDERATI PERICOLOSISSIMI:

Aggiornate la lista, mamme! Il vostro pargolo potrebbe essere in pericolo!

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Quel distratto di Salvini

Come ormai tutti sapete, dopo averlo letto su The Vision, Matteo Lenardon ci mette e a conoscenza che i cartelloni elettorali di  Matteo Salvini, che quindi rappresenterebbero l’italica stirpe, la gloriosa e storicamente attendibile razza italiana, sono in realtà popolati da due ceche e due slovacchi.
Salvini quindi fa propaganda, puntando tutto sull’orgoglio dello stivale, presentando dei modelli che con l’Italia hanno poco e nulla a che fare. Basta fare un confronto tra l’italiano medio, secondo il sito World of Averages, che appunto, stilla un aspetto base a seconda della nazione di provenienza e l’italiano Salviniano:

In questa immagine l’uomo salviniano

In questa l’aspetto dell’italiano medio

 

In questa vediamo gli esemplari di donna italica leghista

Qui invece vediamo l’aspetto della donna italiana media

 

Quindi:
1 – Capelli castani contro capelli biondi
2 – Occhi marroni contro occhi azzurri/verdi
3 – Pelle quasi olivastra contro pelle bianchissima

Tornando alle cose pratiche: quante persone che conosco rientrano nei canoni della Lega?
Prendiamo i miei 560 amici su Facebook, quanti di loro possono riconoscersi nello stereotipo del leader del carrozzone?<
(sì, vi riscriverò TUTTI)

AMICI CHE HANNO TUTTE E 3 LE CARATTERISTICHE LEGHISTE:

Agnese, Alessandra, Denise, Bruna, Elisa, Manuel, Ilenia, Andrea, Marta, Irene, Luca, Francesco, Francesca, Giulia, Valeria, Gianni, Beatrice, Matilde, Francesca, Enrico, Marzia, Gemma;

AMICI CHE HANNO ALMENO UNA DELLE CARATTERISTICHE DESIDERATE DA SALVINI:

Elena, Alessio, Marta, Dario, Francesco, Riccardo, Martina, Catia, Serena, Sara, Giacomo, Emanuele, Daniele, Aurelia, Silvia, Chiara, Virginia, Linda, Laura, Lapo, Aliona, Stella, Lorenzo, Marta, Martin, Sara, Chiara, Sara, Paola, Fabio, Francesco, Ilaria, Lorenzo, Carlotta, Patrick, Nicolò, Tommaso, Costanza, Daniele,  Mirko, Silvia, Irene, Valentina, Fausto, Giada, Francesco, Anita, Elena, Sara, Giuditta, Marcel, Isabella, Luca, Mariagiulia, Fausto, Eleonora, Giulia, Carlotta, Giacomo, Valentina, Andrea, Martina;

AMICI CHE (come me) NON RIENTRANO NEI CANONI DELLA LEGA:

Marco, Giulia, Luciano, Matteo, Edoardo, Filippo, Stefano, Simone, Rudy, Martina, Maurizio, Giorgia, Caterina, Paulo, Renato, Mattia, Diletta, Donald, Francesco, Sandro, Luigi, Giovanni, Margherita, Francesco, William, Luca, Arianna, Marco, Francesco, Marco, Stefano, Luca, Maurizio, Francesco, Elisa, Bruno, Maria, Gabriele, Jonathan, Mario, Edoardo, Tiziano, Giancarlo, Marco, Stefano, Nicoletta, Alessandro, Mirko, Sandro, Mauro, Marco, Dario, Guido, Enrico, Laura, Edoardo, Arianna, Ivan, Melania, Francois, Deborah, Carlotta, Alessio, Filippo, Luca, Lorenzo, Virginia, Diletta, Elia, Serena, Lucrezia, Daniele, Matteo, Sandro, Edoardo, Alessandro, Gabriele, Giulio, Matteo, Davide, Maria, Despina, Eleonora, Giuseppe, Giuseppe, Marco, Stefano, Claudio, Francesco, Fabrizio, Francesca, Davide, Lorenzo, Caterina, Veronica, Lodovico, Alessandro, Lorenzo, Gioele, Tommaso, Elena, Fabrizio, Matteo, Lucrezia, Giulia, Matteo, Mara, Nina, Francesco, Michele, Bianca, martina, Stefano, Andrea, Giulia, Fabrizio, Antonio, Alessandra, Ester, Niccolò, Fabrizio, Sisto, Elisabetta, Francesca, Pierfrancesco, Eleonora, Valentino, Roberto, Denis, Elisa, Pietro, Irene, Lorenzo, Paolo, Elena, Edoardo, Fabio, Simona, Johnny, Francesco, Sara, barbara, Simone, Michele, Matteo, Lorenzo, Paolo, Giulio, Ivan, Emiliano, Pietro, Daniele, Gianmarco, Fabio, Lorenzo, Natascia, Federica, Andrea, Consuelo, Nicola, Valentina, Francesco, Andrea, Gabriele, Marta, Andrea, Marcella, Lorenzo, Giacomo, Paolo, Nicolò, Lorenzo, Giulia, Federica, Gabriel, Giacomo, Federico, Matteo, Marjo, Claudia, Carlotta, Lorenzo, Filippo, Samuele, Tommaso, Enrico, Piero, Luca, Emanuele, Silvia, Samanta, Valentina, Carolina, Lorenzo, Simona, Elisa, Serena, Sara, Emanuele, Francesco, Federico, Elena, Alice, Chiara, Lucrezia, Luca, Daniele, Michela, Shaun, Marco, Matteo, Emanuele, Irene, Ester, Noemi, Gabriele, Andrea, Vincenzo, Sara, Caterina, Filippo, Alessio, Marcello, Banoy, Alessio, lorenzo, Ursula, Carolina, Silvia, Nicola, Giulia, Lorenzo, Satya, Mattia, Marco, Antonio, Niccolò, Luca, Valeria, Leonardo, Sara, Luca, Beatrice, Giovanni, Enrico, Giacomo, Tommaso, Veronica, Marco, Lucia, Letizia, paola, Marco, Simone, Alessandro, Sara, Iacopo, Silvia, Francesco, Simone, Danila, Paolo, Tommaso, Chiara, Simone, leonardo, Danny, Margherita, Pietro, Ilaria, Marco, Davide, Andrea, Lucia, Federico, Enrico, Miriam, Lorenzo, Francesca, Camilla, Manuela, Damiano, Valentina, Daniele, Bod, Chiara, Davide, Costanza, Niccolò, Daniele, Daniele, Francesco, Matteo, Aurora, Marco, Maria, Rita, Poalo, Marco, Nicola, Omar, Rossella, Francesca, Marta, Damiano, Riccardo, Matteo, Niccolò, Vincenzo, Marco, Sara, Pierluca, Stefano, Tosco, Andrea, Edoardo, Meri, Chiara, Alessandro, Paolo, Federico, Eugenio, Marco, Stefania, Teresa, Cinzia, Pietro, Alberto, Paolo, Martina, Elena, Denny, Stefano, Matteo, Tommaso, Tommaso, Marco, Ferdinando, Marta, Margherita, Edwin, Giovanni, Carlo, Cecilia, Andrea, Giacomo, Enrico, Adrea, Francesco, Rami, Alberto, Mauro, Matteo, Nicola, Valentino, Andrea, Mauro, Elena, Andrea, Lorenzo, Raffaele, Benedetta, Stefano, Fabrizio, Francesca, Andrea, Martina, Paolo, Filippo, Francesco, Matteoandrea, Andrea,Andrea, Jesus, Cosimo, Marco, Martina, Augusto, Francesca, Tommaso, Linda, Francesco, Alberto, Marco, Andrea, Lorenzo, Francesco, Lucia, Emanuele, Francesca, Francesca, Melania, Alessandro, Alessio, Stefano, Lorenzo, Marco, Simone, Edoardo, Gianmarco, Andreas, Alberto, Matteo, Chiara, Mariachiara, Luciano, Maneul, Marco, Francesca, Bernardo, Matteo, Matteo, Diego, Martina, Virginia, Federico, Matteo, Aurora, Iosif, Gabriele, Giulia, Eugenio, Anna Maria, Marco, Francesca, Elisa, Gianluca, David, Chiara, Matteo, ALessandro, Alessio.

 

 

In pratica vi salvate in 21. Il 3,75%.

Contenti voi….

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Coco loco

Da grande vorrei avere la metà dell’inventiva degli sceneggiatori Disney che hanno scritto Coco. Sarei comunque un genio.
Un omaggio ad una ricorrenza affascinante, di una cultura intrigante: il 2 novembre, il Dias de los meurtos.
Una storia bella, scorrevole, mai noiosa e banale, sempre avvincente ed, in fine, commovente.
Insomma il film è bello, godibile per i bambini e coinvolgente per gli adulti.
Diciamo, senza paura di essere smentiti, che l’asticella per l’Oscar al miglior film di animazione si è alzata e di tanto.
Il tutto introdotto da 20 (VENTI!) lunghissimi, noiosi, merdosi minuti di cortometraggio sul pupazzo di neve di Frozen.
Madonna se quel corto di merda ha fatto schifo. La Pixar regalava corti belli, bellissimi.
Poi, un giorno, hanno deciso di rovinare un film straordinario come Coco con un merdosissimo corto (che poi così corto non è) su un personaggio merdoso.

Un’anziana signora che urla “Il corto è una merda!!”

Un’inutile perdita di tempo per grandi e piccini, costretti a sorbirsi, praticamente per il tempo di un episodio di una serie tv, una merdosa storia, di cui non frega niente a nessuno e che, oltretutto, ha come protagonista un merdoso personaggio secondario che, più che fare compassione, fa pena quanto è merda il suo ruolo in una merdosa trama.
Non esistono abbastanza righe da riempire solo della parola “merda” per fare capire a chi non l’ha visto, quanto merdoso è il “corto” sul pupazzo di Frozen.
Merda!

 

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Arbitro becco!

Meno male che in queste fredde e noiose serate invernali abbiamo il calcio a tenerci compagnia.
Lo sport popolare, quello che unisce famiglie, amici e sconosciuti in un unico cuore, pronti tutti insieme a fare una cosa sola:

OFFENDERE L’ARBITRO

Un povero signore di quasi mezza età che, per campare, si prende la briga di tenere l’ordine tra 22 uomini al massimo della loro prestanza fisica, contornati da migliaia di bestie assiepate sulle tribune pronte a staccargli la testa.
Fin da piccoli siamo cresciuti ed educati  per odiare la categoria, insieme a vigili, suore e politici, ciononostante i massimi vertici del calcio mondiale continuano, imperterriti, ad umiliare giovani speranzosi.
Ogni domenica, infatti, in ogni campo di Serie A, si assiste alla gogna di un bambino, in mezzo a 22 suoi felicissimi coetanei, compagni di squadra e di scuola: all’entrata delle squadre ogni partecipante alla gara tiene per mano un bimbo che, per l’occasione, è vestito con i colori della squadra avversaria. Che magari tu quella squadra la odi però lascia fare che una divisa ufficiale di una squadra di Serie A la porti a casa e su ebay qualcosa ci rimedi.
Poi c’è il bimbo sfigato, quello a cui tocca entrare per mano con l’arbitro e che, giustappunto, viene vestito come il direttore di gara:

Reperto fotografico 1

Si fanno tante campagne anti-bullismo e nessuno pensa agli insulti indiretti che riceve questo povero bimbo??
Seriamente? A nessuno viene in mente quanto sfigato può sentirsi il ragazzino vestito da arbitro quando il suo amico accanto ha la maglia del Milan o della Juventus o della Fiorentina? E stringe la mano di Buffon o Messi o Abate…

Reperto fotografico 2

 

Basta quindi alla pubblica gogna di innocenti e paffutelli ragazzini. Basta all’umiliazione di vestirli da macchine da odio, che poi a scuola, il giorno dopo lo prendono in giro.
Se proprio non ci avanzano maglie delle squadre, vestiamolo da bordocampista Sky o Mediaset che quelli almeno non se li fila nessuno

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Pandori e Panettoni

Manca poco al Natale ed in ogni salotto, anche il più pacifista, sta per iniziare una delle annuali guerre più cruente di tutte: per queste feste si mangia il pandoro o il panettone?

Poiché anche io, come Berlusconi, ambisco al Nobel per la pace, cercherò di risolvere il conflitto partendo da un mio tweet (che vedete qui sotto) in risposta a chi già si pone il problema.

Spiegazione:

Il pandoro è buono, non si discute. Ma è anche banale. Tutti alti uguali, larghi uguali, colorati uguali, con le scatole simili buone solo a farci un elmo ritagliando i buchi per gli occhi con le forbici. Per capirsi: è come quando andate in centro e vedete ragazzi e ragazze carini e carine ma tutti vestiti uguali. Sono noiosi, non provate piacere nell’osservarli.
E se non migliora una bella ragazza o un uomo affascinante con dello zucchero a velo sopra, figuriamoci un pezzo di pane morbido.

Il panettone è appunto come le anziane che si tingono i capelli fluo.
Originale, fuori da coro. Ce ne sono di ogni forma, estrazione sociale, nazionalità, altezza e peso.
Così come le anziane, anche di panettoni ne esistono a migliaia: con il canditi, il cioccolato, l’uvetta, le mandorle, le noci, la crema, la panna, i pinoli, e chi più ne ha, più ne metta.
Potreste obiettare: “Ma i canditi fanno schifo!”
E io, con prontezza, vi rispondo: “Anche le vecchie tinte fanno schifo, ma se un giorno dovessi scegliere tra essere una banale ragazzina come tante con le converse, il risvoltino e la maglietta della Supreme o una punk di 70 anni con i capelli fluo, chi vorresti essere??”
Lo so che volete tutti essere la vecchia, così come tutti, nel vostro intimo, vorrete essere un panettone.

Nessuno, sotto sotto, vuole essere un pandoro.

Scacco matto pandoro.

 

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